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martedì 28 aprile 2015

Dai camaleonti alla Grande Muraglia, tutti i falsi miti che faticano a morire


da "lastampa.it" del 28/4/2015

Non è vero che il freddo entra dalla testa e che il toro carica se vede il coloro rosso. Una mostra a Piccadilly Circus smonta le certezze scientifiche senza fondamento
Dalla Luna non si vede: La Grande Muraglia è lunga migliaia di chilometri ma sottile: per vederla dal nostro satellite servirebbe un occhio 7 volte più acuto
l falso.


A Londra, in Piccadilly Circus, c’è uno dei musei più visitati dai bambini. Al «Ripley’s Believe It or Not» si viene edotti sulle stranezze della Natura e sul fatto che spesso le cose che ci sembrano più bizzarre sono anche vere. L’inventore di «Believe It or Not» (Che ci crediate o no) è stato Robert Ripley, un leggendario esploratore, giornalista, avventuriero e caricaturista californiano che ha visitato circa 200 Paesi in 35 anni, portando indietro ogni volta qualcosa di incredibile.

In questi giorni, il museo è però dedicato non alle cose apparentemente impossibili che sono vere, ma a quello che siamo convinti sia vero è che invece non lo è. Ogni politico sa che se si ripete abbastanza a lungo qualcosa la gente finirà per crederci. Lo stesso accade per molte informazioni di carattere scientifico che abbiamo sentito fin dall’infanzia, luoghi comuni che alla fine sono diventati una verità per tutti.

I pomodori sono frutti
Nelle bilance di molti supermercati, per esempio, i pomodori sono raffigurati tra la verdura, mentre dovrebbero stare tra la frutta. Pensiamo che il caffè sia una bacca, ma è invece il seme di piccoli alberi tropicali. Crediamo che i vichinghi portassero le corna sull’elmo, ma non sono mai state trovate prove che lo confermino. Non è vero nemmeno che il freddo entra dalla testa, come si sente sempre ripetere chi cammina per le strade di Mosca senza colbacco: il freddo entra allo stesso modo da qualunque parte del corpo lasciata scoperta; entrerebbe anche dalle gambe, se si andasse in giro senza pantaloni.

L’elenco delle cose non vere delle quali siamo invece convinti è sterminato. La Terra non si muove intorno al Sole, ma ruota con il Sole intorno al centro della galassia, compiendo di fatto un movimento a spirale. I sensi degli esseri umani non sono sei, ma almeno nove e si sospetta che in realtà siano una ventina. Nessuno dubita che il frutto mangiato da Adamo ed Eva nel paradiso terrestre fosse una mela, ma nella Bibbia la parola mela non compare da nessuna parte. I tori non attaccano il matador perché inferociti dal colore rosso: possono distinguere solo giallo e blu, e sono spinti a caricare dal movimento della muleta, non dal colore.

Alle Hawaii la cima più alta
Il monte Everest, drammaticamente al centro delle cronache in questi giorni a causa del terremoto costato la vita a migliaia di persone, è considerato da tutti la montagna più alta del mondo, ma non è vero. La sua cima raggiunge gli 8.848 metri ed è effettivamente il punto più elevato della Terra sul livello del mare. Se misurate dalla base alla cima, altre montagne sono però più alte: il monte Mauna Kea delle Hawaii emerge per soli 4.205 metri, ma sott’acqua sprofonda per altri 5.761 ed è dunque la montagna più alta.

Quando l’astronauta Yang Liwei compì il primo volo spaziale della Cina, i bambini delle scuole che visitava gli chiedevano sempre se fosse vero che la Grande Muraglia si vedeva dall’orbita. Lui rispondeva ovviamente di sì, e tutti crediamo che sia vero. La Muraglia è lunga 21 mila chilometri, ma è larga pochi metri, cosa che rende però impossibile identificarla dall’orbita a occhio nudo. Per riuscirci, occorrerebbero astronauti con un’acuità visiva superiore di 7,7 volte a quella di un uomo normale.

I pipistrelli ci vedono
Non è vero che ogni anno di vita di un cane vale sette anni di un essere umano: dipende dalle razze e i cani più piccoli vivono più a lungo. Non è vero che i pipistrelli sono ciechi, che i camaleonti adattano i loro colori all’ambiente circostante e che usiamo solo il dieci per cento del nostro cervello: lo usiamo quasi tutto sempre, cosa che non basta nemmeno a farci distinguere il vero dal falso.  

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