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mercoledì 25 dicembre 2013

L'Italia al tempo del pensiero distrutto

Dai social network fino alla politica e all'università: tanti aforismi e sempre meno discorsi complessi


Nel mondo moderno e anche in Italia va sempre più prevalendo una forma di pensiero fatto di scritti brevi, di connessioni intuitive e di conclusioni frettolose: il pensiero frammentato.
Lo usano i ragazzi col computer e gli adulti con i social network, con Twitter e gli sms, ma ormai domina anche nella televisione, soprattutto nel campo del dibattito politico, dove i partecipanti non espongono mai un pensiero completo con una argomentazione logica. Vengono subito interrotti da una battuta, da un filmato, da qualcun altro che si sovrappone. È vero che ci sono anche i giornali e i blog in cui è possibile scrivere articoli completi, ma i giornalisti politici, che monopolizzano la tv, riportano solo le battute più polemiche, a cui fanno seguire le risposte più cattive, trasformando regolarmente il dibattito in una chiassata.
L'esposizione con argomentazione è ormai scomparsa anche in radio, dove spesso si alternano canzonette, commenti, battute oscene, sghignazzi, un chiacchiericcio senza inizio e senza fine. Anche all'università, spesso, i ragazzi per giudicare un pensiero o un autore, dicono «mi piace, non mi piace», come fanno su Facebook. E spesso non riescono a seguire un ragionamento logico per una intera lezione. Si distraggono, perdono il filo. Se il docente vuol catturare la loro attenzione, deve mostrare filmati, immagini, grafici, fare spettacolo. D'altra parte anche nelle imprese i manager ormai usano solo presentazioni visive con frasi che riportano i fatti salienti, le idee-chiave e le tappe da seguire. E alla fine non c'è nessuno che riassume tutta l'argomentazione e ne trae una rigorosa conclusione logica. È questo modo di pensare frammentato una ragione dei gravi errori che vengono compiuti sia in economia (pensiamo all'euro) sia in politica. E spiega perché spesso, dopo tanti dibattiti, le decisioni intelligenti finisce per prenderle uno solo. È fortunata l'impresa o il partito che ha un capo capace di elaborare i problemi complessi in una sintesi elementare ed arrivare ad una decisione chiara. La scienza è semplificazione, il genio è semplificazione e la verità è semplice.

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