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venerdì 14 settembre 2012

IMPRESSIONI SUL VENTENNIO BERLUSCONIANO

Da molte parti si sbraita contro il liberismo che avrebbe caratterizzato il "ventennio berlusconiano", Nichita Vendola, Camusso tra gli altri. Niente di più falso. Sono fermamente convinto che il vero fallimento "storico" di Berlusconi consista nella mancata attuazione delle liberalizzazioni. Probabilmente è vero che prima il processo è stato stoppato da Fini e Casini e dai loro seguaci; credo che anche Tremonti abbia contribuito.
Probabilmente l'ex Ministro dell'Economia è ancora convinto, contrariamente al sottoscritto, della bontà delle teorie socialiste.
Ma la statura di un leader politico si misura anche con il coraggio delle decisioni che in prima battuta possono sembrare impopolari; a questo proposito si consideri la decisione di Craxi di eliminare la Scala mobile sui salari. E, credetemi, i vivacissimi dibattiti sui luoghi di lavoro li ho vissuti in prima persona perché in quegli anni ero ancora un sindacalista della UIL ed ero convinto della bontà della decisione. La Storia ha dato poi ragione a Craxi così come, al contrario, credo che la Storia abbia già dato torto a Berlusconi. E' per questo motivo, soprattutto per questo, che il Partito di Berlusconi perderà milioni di voti. I commentatori più accre- ditati daranno la responsabilità alle vicende private del Cavaliere, ma non sono per niente d'accordo.
Spesso gli uomini di potere hanno, sin dalla notte dei tempi, condotto vite private dissolute, ma ciò non ha mai inciso sulla loro grandezza di statisti, un nome per tutti: Giulio Cesare; ricordiamoci che il Popolo di Roma ne parlava come di "Marito di tutte le mogli e Moglie di tutti i mariti". Altro che i presunti Bunga Bunga di Arcore.
In definitiva Meno Stato e più Mercato è ancora la ricetta più idonea per la salvezza dell'Italia.

EDB '46

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